Tamponi e vaccini in farmacia, Fofi: primo ostacolo è burocrazia Situazione nel Paese ancora troppo disomogenea

Roma, 11 dic. (askanews) – Intervenendo oggi a TGCom24, il
presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti
Italiani, Andrea Mandelli, è tornato sul tema dell’esecuzione dei
tamponi rapidi nelle farmacie. “Abbiamo da tempo dato la nostra
disponibilità a eseguire questi test, e i test sierologici, nei
nostri presidi”, ha detto, “perché è evidente a chiunque che
l’unica via per riprendere le attività quotidiane ora sospese è
attuare una massiccia attività di screening e tracciamento.
Purtroppo la situazione è ancora troppo disomogenea, a dispetto
del fatto che dove si è scelto di coinvolgere i farmacisti in
queste attività, mi riferisco innanzitutto al Lazio, al Piemonte
e all’Emilia Romagna, i cittadini hanno apprezzato la possibilità
di accedere rapidamente ai test”.

Per il presidente della FOFI è sbagliato che queste esperienze
positive non siano generalizzate a tutto il paese, considerato
che è possibile erogare queste prestazioni in sicurezza, sia per
gli operatori sia per i pazienti, “per esempio, ricorrendo anche
a strutture mobili esterne alle farmacia. Il primo ostacolo da
rimuovere è la burocrazia” ha aggiunto. “Quella della pandemia è
una situazione straordinaria, per la quale si deve ricorrere a
soluzioni non convenzionali e non fossilizzarsi su regole ormai
superate. Questo vale anche per il tema delle vaccinazioni contro
il SARS CoV-2: se dobbiamo vaccinare decine di milioni di
persone, somministrando due dosi, è evidente che si deve ampliare
il numero dei professionisti abilitati a farlo.
Ricordo”, ha concluso Andrea Mandelli, “che in Gran Bretagna è
già stata emanata una legge che consente anche a infermieri,
ostetriche e farmacisti l’esecuzione di queste vaccinazioni.
Bisognerà formarsi e ottenere una certificazione? Siamo pronti a
farlo, come abbiamo già dichiarato in tutte le sedi. Non è più il
momento di rimandare decisioni inevitabili”.

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