Bologna, 7 lug. – L’assistenza di prossimità, ‘sotto casa’ insomma, è possibile anche in farmacia,: lo ha dimostrato la sperimentazione avvenuta durante la pandemia e lo provano sia l’attività sui tamponi che le vaccinazioni anti-Covid che si fanno nelle farmacie. Lo spiegano oggi, durante la conferenza stampa di presentazione di Cosmofarma Reazione (che si svolgerà alla Fiera di Bologna dal 9 al 12 settembre), Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti, e il presidente di Federfarma Marco Cossolo. La farmacia, sottolineano poi, ha fatto grandi passi avanti sul piano della digitalizzazione, basti pensare alla ricetta dematerializzata. Durante la pandemia, dice Mandelli, le farmacie “sono state protagoniste sul territorio, hanno fatto un grande lavoro per le comunità, sono state sempre aperte, e i colleghi sono sempre stati pronti a dare non solo i farmaci, ma anche il conforto”. E poi c’è tutta l’attività sui tamponi e le vaccinazioni. C’è però, prosegue, il “rammarico verso una legge del 2009 che già apre all’assistenza di prossimità dei cittadini, che è rimasta incompiuta e poi è stata fermata dalla pandemia”. Ora, aggiunge, “bisogna metterla a sistema, perché la sperimentazione l’abbiamo fatta”. Per Mandelli, dunque, “la risposta giusta è potenziare la sinergia tra medico farmacista e infermiere. Sarebbe quella la risposta di prossimità e sarebbe una risposta attuabile”. Sulla stessa linea Cossolo: “In pandemia le farmacie sono rimaste aperte e in diversi casi sono state l’unico presidio sanitario in alcune comunità”. Non solo, ma “hanno evitato tanti accessi al Pronto soccorso perché i professionisti hanno rassicurato i cittadini”