SANITÀ GELMINI-MANDELLI: CARENZA SPECIALISTI NON SI RISOLVE CON AUMENTO ACCESSI A UNIVERSITÀ

(9Colonne) Roma, 3 lug – “Il grave problema della carenza di medici specialisti – che già si è manifestato in molte Regioni – necessita di interventi urgenti per evitare la chiusura di interi reparti ed ospedali. È in gioco la salute degli italiani e il governo sta procedendo in modo disorganico e insufficiente. Non è infatti aumentando il numero degli accessi alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, come annunciato dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che si risolverà il problema, anzi andremo ad aggravare il cosiddetto imbuto formativo”. “Di qui al 2025, quando si stima che il problema raggiungerà il suo picco con oltre 16mila posti non coperti in medicina d’urgenza, pediatria, chirurgia generale, anestesia e rianimazione, non avremo infatti ancora formato chi oggi si iscrive all’Università – aggiungono – e i nuovi studenti finiranno in un limbo di precarietà. Ciò che serve è aumentare le borse di specializzazione ben oltre quanto è stato preannunciato dal Ministro Grillo. Come hanno richiesto, inascoltati, la quasi totalità delle associazioni degli specializzandi e come ha sottolineato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. Altrettanta chiarezza e trasparenza va fatta sul nuovo concorso per la specializzazione: è inaccettabile che ad oggi il Ministero non abbia ancora pubblicato il decreto di ripartizione dei posti. Non si può giocare, oltre che sulla pelle dei pazienti, anche su quella dei medici abilitati che già hanno fatto enormi sacrifici, anziché starsene sul divano ad aspettare l’assistenzialismo di Stato”. (PO / red) 031430 LUG 19

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