Milano, 8 set. – “Penso che il Dm 77 sia da leggere come un
passo in avanti, ma sicuramente non soddisfa nessuno, perché non
riesce a tracciare una linea su quella che sarà la cura sul
territorio”. Lo ha detto Andrea Mandelli, vicepresidente della
Camera e responsabile settore Sanità di Forza Italia, nel corso
del suo intervento oggi a Roma all’evento dal titolo ‘Le proposte
per la sanità pubblica nei programmi elettorali’. L’incontro è
stato promosso da Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in
Italia, Cittadinanzattiva e Forum Disuguaglianze Diversità.
“Anche lo stesso stanziamento sulla sanità- ha proseguito-
speravamo tutti che fosse finito il tempo della spesa sanitaria,
ma vedo qualche difficoltà su questo profilo. Allora credo
davvero che ci voglia un po’ più di coraggio”.
Sul territorio, ha poi sottolineato Mandelli, stiamo
affrontando una “crisi evidente, mancano i medici e c’è una
dicotomia netta tra la capacità operativa, magari anche solo
delle farmacie, e la disponibilità di reperire il medico negli
orari di lavoro quando le persone hanno bisogno di prestazioni.
Bisogna allora affrontare in maniera più prospettica un riordino
che possa partire proprio dal Dm 77, non con realtà blindate ma
con vasi comunicanti che risolvano sinergicamente i problemi di
salute che il cittadino presenta”. Mandelli si è detto infine
“non molto fiducioso nella possibile via che abbiamo imboccato,
ma credo che l’errore più grande che possiamo fare sia sprecare
questa occasione di rimettere a posto le cose, anche con il PNRR
che sta arrivando”, ha concluso.