Progetto ‘Il tuo colesterolo’, cresce rischio infarto ‘under 40’
Roma, 13/02/2023
Oltre tremila cardiologi, 40.000 medici di famiglia e 80.000 farmacisti, per la prima volta
insieme così numerosi, scendono in prima linea per combattere il colesterolo alto, che minaccia la salute di un italiano su due.
Secondo uno studio presentato all’American College of Cardiology
negli ultimi 10 anni gli infarti negli under 40 sono aumentati
del 2% l’anno in proporzione a quelli registrati negli over 40 e
il colesterolo elevato è risultato il fattore di rischio più
rilevante. Conoscerne il livello fin da giovani è quindi
cruciale. Per questo nasce il progetto “Il tuo colesterolo”,
promosso dalla Società Italiana di Cardiologia (Sic) con il
sostegno di Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg),
Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie
(Simg) e della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi).
Attraverso il sito www.iltuocolesterolo.it e con la app
CardioRisk collegata e gratuita, un calcolatore del rischio
cardiovascolare a 10 anni, si può misurare il colesterolo
‘cattivo’ Ldl e ricevere indicazioni sulla strategia migliore
per tenerlo sotto controllo e ridurre la probabilità di eventi
cardiovascolari.
“È uno strumento – spiega Pasquale Perrone Filardi,
presidente Sic – per prendere consapevolezza del proprio grado
di rischio, aiutando anche a inserire il valore di colesterolo
LDL nel contesto della situazione clinica”. “Stiamo assistendo a
un aumento degli eventi cardiovascolari nei giovani, anche under
40 – aggiunge Ciro Indolfi, past-president Sic – è importante
che tutti conoscano i valori di colesterolo, fin da giovani
anche per far emergere i casi di ipercolesterolemia familiare,
una predisposizione genetica al colesterolo alto, nei quali la
probabilità di infarti e ictus è molto elevata”. “Il colesterolo
LDL -prosegue Perrone Filardi- deve essere inquadrato nella
situazione del singolo. In una persona senza altri fattori di
rischio cardiovascolare il valore desiderabile può essere
inferiore a 116 mg/dL, ma in presenza di altri fattori se il
rischio è moderato occorre arrivare sotto ai 100 mg/dL, se il
rischio è elevato bisogna scendere sotto i 70 mg/dL, se è molto
elevato è importante mantenere il colesterolo LDL sotto i 55
mg/dL”. “Crediamo – conclude Andrea Mandelli, presidente Fofi-
in questa alleanza tra cardiologi, medici di medicina generale e
farmacisti”.